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Sito ufficiale della Manutenzione Transfrontaliera (MTE)

 

Edoardo Rubatto

Chi siamo

Siamo operatori transfrontalieri specializzati. Rispondiamo a un ufficio con sede a Bruxelles in cui convergono tutte le segnalazioni riguardanti le falle strutturali o posizionali dei confini facenti parte del Sistema Divisivo Internazionale Europeo (SDIE). Operiamo direttamente sui limiti geopolitici degli stati membri e ci occupiamo di: manutenzione ordinaria e straordinaria per mezzo di spago, lima, tessuti o nastro americano (SLTNA); implementazione della segnaletica verticale in prossimità dei confini; realizzazione di progetti di ammodernamento STNA concordati con i governi locali.

Siamo pronti a rispondere all’usura del tempo, ai danni causati dalle intemperie, ai moti espansionistici e a ogni atto vandalico e/o terroristico mirato a sovvertire gli equilibri del SDIE. Non siamo operatori doganali, né abbiamo a che fare con la polizia di frontiera. Non ci occupiamo del transito di persone e merci, ma del monitoraggio di quei tratti di confine non naturale (es. mare) che esulano dalla competenza delle autorità locali, eppure determinano per il 98% la forma degli stati-nazione per come la conosciamo oggi.

Manifesto

Nel 1997 un uomo scalzo ci raggiunse al confine tra la Bielorussia e la Lituania, domandando: “come si può trovare l’oro senza ricorrere a un setaccio? Come fa a sopravvivere la curiosità senza un orizzonte da scavalcare?” Non attese una risposta, ci lanciò addosso dei sandali e se ne tornò in Bielorussia. Noi ci pensammo su. A monte, l’unica domanda da porsi era: che cosa stiamo proteggendo?

Stilammo un manifesto intitolato “il confine (secondo noi) è:” contenente una selezione di suggestioni in grado di spiegare ai cittadini europei l’importanza del confine inteso come unità di misura del SDIE, ovvero il nostro lavoro e la nostra vita.

Il confine (secondo noi) è:

– Un reticolo di tessuti di diverso colore ed elasticità.
– Un imballaggio per codici, festività, cucine tradizionali e pratiche quotidiane.
– Un “orizzonte da scavalcare” (cit. uomo scalzo).
– Un posto magico dove le certezze al di quà vengono messe in discussione dalle incognite al di là, in cui il cittadino europeo può capire se stesso, tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere.
– Una ragnatela: 50% prigione e 50% nutrimento.
– Una porta, socchiusa, senza la quale non ci sarebbero luoghi in cui scappare, ma neanche luoghi da cui scappare.
– Una barriera semovente che divide il reale dal sogno, lo stanco dall’altrove (poetico).
– Un limite molto ben segnalato grazie al grande lavoro della MTE.

Vision

Come da statuto, noi della MTE non abbracciamo ideologie o credenze locali, né sosteniamo traffici clandestini, movimenti secessionisti o nuove politiche coloniali. La nostra bandiera non ha colore, le nostre opinioni sono irrilevanti. Crediamo nella geometria delle linee e nella virtù della divisione. Collaboriamo con il presente democratico europeo (PDE) e non abbiamo paura del futuro autoritario europeo (FAE), né tantomeno del futuro anarchico europeo (FAE).

Sospettiamo – con un margine di incertezza trascurabile – che i confini siano la causa e la soluzione di tutte le patologie psicosomatiche che oggi colpiscono il cittadino, dalla dermatite seborroica all’ipertensione, e vorremmo davvero aggiungere qualcosa di più puntuale a riguardo ma purtroppo siamo costantemente sotto medicinali e facciamo molta fatica a generare nuovi pensieri.

“oh confine, confine
dividi, separa, proteggi
ma continua a farmi sognare
il futuro oltre le colline”

(Poesia ispirazionale – Anonimo)

Mission

Ogni giorno impegniamo le nostre competenze e il nostro tempo per tutelare il SDIE. Siamo manutentori semplici (MS), ci spostiamo come samurai apolidi (SA) nelle zone d’ombra del continente (ZODC). Rattoppiamo, ristrutturiamo, restauriamo, ripariamo i tracciati usurati dall’uomo e dalla natura. Siamo sempre operativi e non sentiamo mai la stanchezza anche se dormiamo pochissimo (DP). Non abbiamo ambizioni al di là della tutela dei confini. La nostra vita è bella così. Abbiamo un umorismo tutto nostro. Grazie al Cipralex ci divertiamo moltissimo. Viviamo tutti insieme nelle ZODC dentro tende in ecopelle ispirate a quelle degli indiani nomadi che si chiamano “Tipì”. Lavoriamo sodo per il bene di tutti, perché in fondo se i confini proteggono noi, chi è che protegge loro?

<3 confini

<3 SDIE

Glossario

DP: dormiamo pochissimo
FAE: futuro autoritario europeo, futuro anarchico europeo
MS: manutentori semplici
MTE: manutenzione transfrontaliera europea
PDE: presente democratico europeo
SA: samurai apolidi
SDIE: sistema divisivo internazionale europeo
SLTNA: spago, lima, tessuti, nastro americano
ZODC: zone d’ombra del continente

Inno

— SING ALONG WITH MTE —

STIAMO BENE SUL CONFINE NON PENSIAMO A CHE SARÁ!

SE POI PIOVE O FA SERENO MA CHE DIFFERENZA FA?

MI PIACE STARE TUTTI IN FILA E MANGIARE IL PANCARRÉ!

CON GLI AMICI DELLA SQUADRA CHE NE DANNO UN PO’ ANCHE A ME!

IO LAVORO SUL CONFINE TUTTA NOTTE E TUTTO IL DÍ!

SE MI CHIEDI SE STO BENE IO RISPONDO SEMPRE SÍ!

NON FACCIO MAI MALE A NESSUNO SE MI STA SIMPATICO!

GUARDA COME ANDIAM D’ACCORDO SUL CONFINE TRA DI NOI!

NON DOBBIAMO FARCI MALE O IL CONFINE NON C’È PIÚ!

LUI DIVIDE MA PROTEGGE TUTTO TRANNE L’HIV!

Portfolio

1. Nell’inverno a cavallo tra il 2006 e il 2007 il confine tra Germania e Polonia presentava un leggero smussamento all’angolo (fig.1), risultando lievemente arrotondato. L’arrotondamento venne corretto nella primavera del 2007 per mezzo di un’apposita “lima piatta” allo scopo di ripristinare le tradizionali asperità tra i due stati.
2. Il confine tra Spagna e Portogallo presso le località di Brandilanes e Ifanes (fig.2), presentava evidenti cedimenti strutturali. L’agricoltore di Ifanes (Portogallo), lamentava un continuo ingresso di tassi (gli animali) provenienti dal boschetto di Brandilanes. Durante l’inverno del 2012, approfittando del letargo degli animali, ci occupammo dell’elettrificazione del confine e di piazzare le dosi di veleno nelle tane.
3. Nel 1999 ci dedicammo all’intero tratteggio del confine tra Serbia e Kosovo (fig.3) incontrando non poche difficoltà. Soprattutto una lunga serie di intimidazioni da parte di alcune milizie informali serbe che prima ci offrivano delle grappe molto forti e poi volevano picchiarci.
4. Progetto di ammodernamento del confine tra Belgio e Olanda ispirato al motivo “paperelle” (fig.4).

Team

Chef: Gustav Pfeifer
Architetto urbanista: Olena Popova
Gran lavoratore 1: Aline Durand
Gran lavoratore 2: Pablo García
Capo gran lavoratore: Anasztáz Kovács
Farmacista: Jutta Schneider
Guru: Edoardo Rubatto

Contatti

339 5838899

Edoardo Rubatto nasce nell’inverno dell’85, cresce in campagna e si laurea in antropologia culturale. Oggi vive a Torino, fa il copywriter freelance ed è direttore dei contenuti nello studio multidisciplinare Mybosswas. È stato coautore, insieme a Walter Comoglio, dei magazine umoristici “Sporco” e “Ivano”.